01.

Matera e i suoi sassi

Quando ripensiamo ai viaggi passati, tutti noi noi in un modo o nell’altro tendiamo a crearci mentalmente una “classifica” dei posti più belli che abbiamo avuto la foruna di visitare. Alcune volte si fatica, ci sono così tante meraviglie al mondo, come si fa a sceglierne una preferita? Certe volte invece semplicemente non c’è storia. Alcuni posti, dal primo momento in cui li vedi, rimangono incisi nella mente in maniera indelebile.  Semplicemente alcuni posti sono più magici di altri.

Matera, un piccolo puntino seminascosto sulla cartina in una regione poco conosciuta ai più, è senza dubbio uno di questi.

Questo magnifico borgo, rispetto a tanti noti in Italia, ha una storia di tutto rispetto: infatti, i suoi rioni storici, i cosidetti Sassi, possono vantare costruzioni che risalgono all’epoca del paleolitico. La città si è sviluppata interamente in cima a un’imponente fossa naturale scavata dal torrente Gravina di Matera, in uno degli scenari più suggestivi che abbia mai visto. Lo sviluppo storico della città è evidente al primo sguardo: dal Sasso Caveoso, formato da piccole e rudimentali costruzioni scavate nella roccia dell’altopiano, al Sasso Barisano, con le sue espansioni rinascimentali e barocche, coronato dai campanili delle chiese fino alla cima, con le sue costruzioni moderne, purtroppo, molto meno affascinanti.

Matera, ora eletta capitale europea della cultura 2019, ha avuto lunghi periodi di degrado durante l’ultimo secolo che non le hanno permesso di avere il successo di tante altre, meno meritevoli, città storiche in tutta Italia.  Anche se adesso il turismo l’ha finalmente raggiunta, siete ancora in tempo di godervi l’autenticità e la semplicità di questi luoghi, il buon cibo, le persone calorose, e di perdervi tra i suoi vicoli non ancora presi d’assalto dal turismo di massa.

02.

mezza giornata persi tra i vicoli di matera

Abbiamo scelto di prenderci un weekend a Marzo per visitare questa incredibile città e i suoi dintorni. Probabilmente il periodo non è uno dei migliori, se si cerca il caldo e si vuole avere un assaggio del turismo a Matera, ma anche girare da soli per i vicoli del centro storico ha un suo innegabile fascino.

Arrivati in città, visto il poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di goderci l’atmosfera della città con una camminata attraverso i due Sassi, e di non lasciarci condizionare da mappe, percorsi tracciati, orari visita o musei di ogni genere. Partendo da piazza Vittorio Veneto, e con una breve sosta pranzo, abbiamo lasciato il 2017 per immergerci nella magia di questo antico borgo. Lasceremo che siano le immagini di queste ore a trasmettervi la magnificenza e allo stesso tempo l’umiltà dei Sassi di Matera.

Sasso Barisano©Paola Kervin

Già dai vicoli che partono da piazza Vittorio Veneto è possibile godere di un’incredibile vista sul Sasso Barisano. Quest’ultimo, attualmente quasi completamente ristrutturato, si è sviluppato soprattutto dall’epoca medievale in poi, con l’edificazione di varie chiese e strutture che vanno dal romanico, al barocco.

Il sasso Barisano, al contrario del Caveoso che si sviluppa affaciato sulla gravina, è rivolto soprattutto sull’interno: le case sovrapposte, i vicoli e le scale che salgono e scendono danno la sensazione di essere dentro un dipinto di Escher.

Scendendo tra i vicoli in direzione della Gravina, abbiamo avuto modo di osservare da vicino la città. Gli edifici, che costeggiano i vicoli in maniera irregolare,  sono piccoli e semplici, tipici di un borgo storico che si è sviluppato spontaneamente. Tra tutti questi “cubi” spogli non è difficile trovare qualche edificio o chiesetta più decorato.

Vicoli nel Sasso Barisano©Paola Kervin

Dopo una lunga camminata a zig-zag finalmente attraverso tutto il Sasso, finalmente su via Madonna delle Virtù, la strada che costeggia il paese dal lato della Gravina. L’affaccio su questo enorme Canyon lascia senza fiato e percorrendo questa strada si ha possibilità di osservarlo da diversi punti di vista.

Vista della Gravina di Matera | ©Paola Kervin

Percorrendo tutta questa strada verso sud si può raggiungere in poco tempo la parte più antica del paese: il Sasso Caveoso. Lungo il percorso avrete modo di trovare molte strutture ricettive, bar e ristorantini, ricavate all’interno dei piccoli e particolari edifici che costeggiano questa lunga via panoramica.

Edifici sul panorama della Gravina | ©Paola Kervin

Superata una curva, tutto il paesaggio cambia radicalmente. L’architettura diventa sempre più semplice, le case più piccole ed essenziali. La vista ora non sarà più solo sul fiume: davanti a voi si apre un’insenatura su cui potrete osservare il Sasso Caveoso in tutta la sua bellezza. La città si disperde nella roccia, fino quasi a scomparire: difficile dire a un certo punto, quali siano le case e quali le rocce.

Il sasso Caveoso domina la Gravina | ©Paola Kervin

L’accesso al Sasso Caveoso è ben marcato dalla magnifica chiesa di San Pietro Caveoso, la cui piazza affaccia su panorama della gravina da togliere il fiato.

San Pietro Caveoso | ©Paola Kervin

Panorama della città dal Sasso Caveoso©Paola Kervin

Da qui, osservando il panorama, possiamo notare le molteplici “grotte” scavate nella roccia dove anticamente si rifugiavano le antiche popolazioni di questi territori.

Gravina di Matera | ©Paola Kervin

Giunti qui, visto anche l’orario, decidiamo di tornare indietro e risalire il paese verso la macchina. Passando per il Sasso Caveoso fino ad arrivare nuovamente alla Civita, abbiamo modo di scoprire altri meravigliosi vicoli e passaggi.

Risalendo il paese dal Sasso Caveoso | ©Paola Kervin

Prima di lasciare la città, ci concediamo un’ultima sosta: il belvedere su Matera, dall’altra sponda della Gravina. Il vento di Marzo si fa sentire, ma non ci impedisce di goderci nel silenzio questa incredibile vista, che quasi ci fa dimenticare di essere ancora in Italia.

Belvedere di Matera | ©Paola Kervin

Belvedere di Matera | ©Paola Kervin

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