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La costa Ionica e le sue spiagge bianche

Abbiamo deciso di incentrare la prima parte dei nostri racconti sul Salento, partendo dalle sue meravigliose coste.

Essendo il Salento, di per sè una penisola, potrete bene immaginare quanto sia ampia la scelta per quel che riguarda le località balneari.

In effetti la terra salentina non ci fa mancare proprio nulla: è possibile scegliere dalle lunghe e grandi spiagge di sabbia bianchissima, adatte a chi cerca solo relax, alle piccole cale scavate nelle scogliere “lunari” della costiera adriatica, ideali per chi desidera un luogo appartato ed esclusivo, fino ad arrivare alle maestose scogliere immerse in profonde acque blu, perfette per chi sogna avventura e panorami selvaggi.

Il nostro viaggio itinerante ha inizio in una fascia costiera, bagnata dal Mar Ionio, lunga circa 20km, dove troveremo uno dei paesi più conosciuti del Salento: Porto Cesareo. Ma non parleremo solo di questa località: vi faremo conoscere meglio anche altri due piccoli centri, Torre Lapillo e Sant’Isidoro.

Abbiamo deciso di trattarli insieme per via delle loro caratteristiche comuni: innanzi tutto si trovano su un tratto di costa disseminato di piccole e grandi baie sabbiose e super-attrezzate, vantano una sconcertante abbondanza di frutti di mare freschissimi e a nostro modo di vedere, rispetto alle più inflazionate località vacanziere (vedi Gallipoli o Otranto), mantengono una genuinità tutta da scoprire.

Non è un azzardo affermare che la zona di Porto Cesareo è uno dei centri principali del turismo salentino, anche se prevalentemente destinato a famiglie. Questo non vuol dire che non troverete una bella “movida” serale: infatti disseminati lungo tutta la costa, sono parecchi i locali e gli stabilimenti che organizzano feste all’ultimo grido.

Punta Prosciutto

Torre Lapillo

Porto Cesareo

Sant'Isidoro

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Le spiagge, Punta Prosciutto e Torre Lapillo

Come già specificato siamo in una delle zone più turistiche in assoluto se non si prendono in considerazione centri più grandi come Gallipoli o Otranto.

In questa zona non troverete esclusivamente paesaggi brulli o natura incontaminata, anzi bisogna ammettere che l’edilizia lascia molto a desiderare e spesso è ingiustificabilmente vicina alle rive del mare, comunque splendido in ogni periodo dell’anno (e speriamo questo non cambi mai).

Le spiagge sono un vero paradiso, la baia di Torre Lapillo, la più grande e le due insenature più piccole di Porto Cesareo, ossia la Spiaggia dei Cavalli e le Dune, sono uno dei cuori pulsanti del turismo estivo.

Se siete tipi da lettino e ombrellone, qui troverete tutto quello di cui avete bisogno: enormi ed eleganti stabilimenti storici, come le Dune, il Tabù o il Bacino Grande, nuovissimi chalet pieni di giovani, come Bahia Del SoL e semplici spiaggette a conduzione familiare.

Quasi dappertutto in queste strutture avrete modo di assaggiare qualche prelibatezza tipica salentina: dai rustici alla pizza ai fritti, fino ad arrivare al pranzo al tavolo con crudo di pesce.

Qualunque sia la vostra scelta, state tranquilli, al di là di pochissimi posti più pretenziosi, i prezzi sono davvero alla portata.

Al contrario invece, Punta Prosciutto è ancora prevalentemente composta da spiagge libere.

Gli edifici non sono invadenti come a Torre Lapillo e trascurando le settimane centrali di agosto, è ancora possibile godere del fascino selvaggio di questa località, prevalentemente a riparo dalla tanta confusione.

Scorri per guardare tutte le foto | Spiagge di Punta Prosciutto, Torre Lapillo e Porto Cesareo   –   ©Paola Kervin

Credo che una piccola parentesi sulla “geografia” delle coste pugliesi sia dovuta, soprattutto per chi di voi non conosce bene la Puglia.

Quasi tutte le località (paesi e non) prendono il nome dalle adiacenti torri di avvistamento.

Queste strutture sono visibili infatti lungo tutta la costa e sporadicamente anche nell’entroterra; pensate che solo la provincia di Lecce ne conta ben 52. Nella maggior parte dei casi sono in rovina, ma ce ne sono molte che invece meritano una visita ravvicinata. Abbiamo aperto ora questa parentesi perché in quest’area sono mediamente ben tenute e vi segnaliamo che Torre Lapillo è ancora aperta al pubblico, ed è dunque possibile visitarla internamente.

Torre Lapillo  –   ©Paola Kervin

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Porto Cesareo, l’Isola dei conigli e il porto

Porto Cesareo è un paesino molto piccolo, percorribile a piedi in poco più di 10 minuti. E’ sempre stato il classico insediamento di pescatori e fino a pochi anni fa era frequentato mediamente da gente del posto o vacanzieri fissi; non credo che i residenti si siano realmente abituati al caos che li investe durante il periodo estivo.

Detto ciò, merita sicuramente una visita. Diciamo questo perché concentrati in questa piccola area sono presenti un numero incredibilmente alto, data l’estensione geografica ristretta, di ottimi ristoranti, meravigliosi bar e fornitissime pescherie.

Forse a Porto Cesareo, vista l’altissima affluenza di turisti, non troverete le tariffe più economiche della zona, ma il sapore e la qualità delle materie prime è garantita in ogni ora e periodo dell’anno. La prima cosa che vi salterà all’occhio saranno proprio le pescherie: decine di banchi su strada, sempre brulicanti del pesce fresco di giornata. Molte di queste, divenute peraltro piuttosto famose, hanno compiuto un ulteriore passo in avanti attrezzandosi con tavoli di plastica, gazebi e servizio!

Scorri per guardare tutte le foto |  Porto Cesareo e l’isola dei conigli sullo sfondo   –   ©Paola Kervin

Potremmo farvi diversi nomi, ma se la vostra intenzione è quella di provare la cucina di un vero pilastro della ristorazione di Porto Cesareo, allora non potete perdervi “Lu Cannizzu” (nome proveniente dalla copertura di canne che un tempo proteggeva i clienti dal sole) di Cosimino, un piccolo chiosco che negli anni si è trasformato in un ristorante affermato in tutta la provincia.

Se invece vi capitasse di transitare da Porto Cesareo di mattina, non perdetevi questo locale per nessun motivo al mondo!
Sul lungo mare troverete moltissimi bar, forniti di pasticciotti, dolci o gelati, ma nessuno di questi garantisce di iniziare bene la giornata come il bar pasticceria “Dolci Tramonti”.

La mattina infatti, in questo luogo meraviglio, vengono sfornati pasticciotti in più varianti e cornetti caldi incredibili (straconsiglio crema e amarena), che accompagnati dal profumo del mare, la vista del porto ed il calore sul volto baciato dal sole, rappresentano per me il risveglio perfetto.

Scorri per guardare tutte le foto |  Porto Cesareo   –   ©Paola Kervin

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Sant’Isidoro e le cozze

Come si dice, il meglio va lasciato sempre per ultimo. Probabilmente vi chiederete dopo tutto quello che vi abbiamo raccontato, cosa ci potrà essere di così eccezionale in un paesino piccolissimo e sconosciuto ai più?

Frazione di Nardò che prende nome, tanto per cambiare, dall’omonima torre, Sant’Isidoro consiste in poche case e un paio di stabilimenti.

Anche qui non mancano varie spiaggette dalle acque cristalline, frequentate per lo più dai locali.

Ma il vero valore aggiunto di questa località sono le prelibatezze di mare che potrete gustare a prezzi ridicoli.

Se come noi siete appassionati di frutti di mare e crudi di pesce, qui troverete il Sacro Grall!

Strategicamente piazzati sulle due estremità dell’insenatura principale di Sant’Isidoro troviamo alcune pescherie e due ristoranti davvero degni di nota.

Potrete scegliere tra due tipologie di pasto: il primo, più spartano, è allestito dalle pescherie ed un ottimo orario per testarne la bontà, a mio avviso, è quello dell’aperitivo, servito quasi sulla spiaggia, su tavolini di plastica. Il pasto tradizionale consiste in frutti di mare crudi, i più buoni che potrete mai mangiare, accompagnati da una porzione di buona provola locale e un bicchiere di vino bianco o spumante prodotto nelle cantine del territorio, il tutto spendendo una decina d’euro o poco più.

Altrimenti, potrete accomodarvi in uno dei ristoranti e godervi una vera e propria carrellata di piatti di pesce da farvi leccare i baffi come gatti del porto.

Scorri per guardare tutte le foto |  Sant’Isidoro   –   ©Paola Kervin

In particolare, per chiudere, vi indirizziamo in uno dei nostri locali preferiti di tutto il Salento: il ristorante “La Nave”.

Durante l’estate è possibile mangiare praticamente sul pelo dell’acqua, accomodandosi ai tavoli posizionati su una piattaforma che affiora dal mare; inoltre durante l’alta stagione si può godere anche di musica dal vivo (musica vera, bellissima, non uno squallido piano bar in stile anni 80). Non ricordiamo esattamente il prezzo, ma con 8/9 euro si può ordinare un piatto di frutti di mare crudi da lacrime, proseguendo magari con una poetica spaghettata al sugo di ricci.

Ragazzi sul vino qui c’è veramente l’imbarazzo della scelta, tra Leverano, Monteroni, Lecce, Copertino, non saprei cosa non consigliarvi.

L’unico consiglio che mi sento di dare riguarda esclusivamente un mio gusto personale. Io sono particolarmente goloso di frutti di mare, li mangio spesso anche a Roma, ma crudi o fritti, come è usanza salentina mangiarli, li gusto solo qui. Dati i sapori decisi, sapidi e particolarmente forti, non prettamente comuni, che queste materie prime hanno, specialmente se fritte o gratinate con formaggio, preferisco abbinare un buon rosato che un bianco, in modo da contrastare più vigorosamente i piatti salentini.

In questa zona della Puglia molte cantine producono Negramaro rosato o blend di Negramaro (80%) e Malvasia (20%).

Sono tutti buonissimi, io amo molto il blend e vi consiglio come ottima proporzione tra prezzo e qualità Il Five Roses di Leone de Castris o il Rosalina di Due Palme.

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